sabato 26 aprile 2014

Una giornata a Trento


Il mio primo post lo voglio dedicare a Trento. 

Sono stata qui diverse volte, ma ci torno sempre volentieri, perchè è una di quelle città, a mio avviso, a misura d'uomo, ordinata, pulita, elegante, viva e immersa tra le montagne. 
Questa volta parto dalla mia Treviso per gustarmi il MuSe, il nuovissimo museo della scienza e il S.A.S.S ossia lo Spazio Archeologico Sotteraneo del Sas.


La mia prima tappa, complice una bella giornata di sole, è una bella colazione composta da cappuccino e brioche, comodamente seduta in uno dei più bei salotti d'Italia, ovvero Piazza Duomo.

                                                 
Dal mio tavolino affacciato sulla piazza posso così osservare in tutta tranquillità il Palazzo Pretorio con la sua torre civica, il Duomo dedicato a San Vigilio e la monumentale fontana di Nettuno.


 Quello che più colpisce il mio sguardo sono i 
due palazzi attigui di Cazuffi e di Rella, con le 
loro facciate affrescate con figure mitologiche e floreali dal Fogolino. Palazzi signorili sono disseminati un pò in tutta la città e basta percorrere Via Belenzani, di fronte alla torre civica della Piazza, per vederne dei begli esempi.



Lasciatami la Piazza alle spalle proseguo il mio tour verso una delle due mete di questa trasferta, il nuovissimo Museo della Scienza, ossia il MuSe. Progettato dall'architetto Renzo Piano, il museo si configura come qualcosa di futuristico. E' stato dato molto spazio alle vetrate, agli open spaces, integrando in modo magistrale un'architettura moderna in un paesaggio storico-naturale.  


Un consiglio, io mi sono recata qui per la visita un venerdì mattina, quindi il museo era letteralmente preso d'assalto dalle scolaresche, per cui la visita è risultata un pò difficoltosa e meno godibile, in quanto gli spazi espositivi sono un pò limitati, mentre è lasciato molto spazio alle aree per le esperienze pratiche. Il biglietto d'ingresso intero è di 9 euro, ma ne vale la pena. La cosa che vale la spesa è sicuramente l'allestimento chiamato il "grande vuoto". I sei piani, da quello interrato al lucernario sono collegati tra loro da una cascata di animali, che partendo da scheletri di dinosauri (seminterrato), risale fino agli uccelli delle alte quote montane.
 Bhe che dire, un museo che deve essere visto almeno una volta per i tantissimi spunti che offre, dalla ricostruzione di un ambiente tropicale, alla lingua di ghiaccio che si può toccare, alla storia dell'evoluzione dell'uomo.

Palazzo delle Albere, ex sede del Museo di
Arte Moderna e Contemporanea
Finita la visita riprendo la strada verso il centro città, destinazione lo Spazio Archeologico Sotteraneo del Sas, in Piazza Cesare Battisti. L'ingresso è un pò nascosto, girovago un pò tra la piazza e suoi tavolini e finalmente lo trovo. Scendo una breve scalinata ed eccomi fare un salto indietro nel tempo di circa 2000 anni. Nel sottosuolo del centro storico di Trento rivive un frammento della Tridentum romana. L'ingresso costa soltanto 2 euro e alla reception viene consegnata gratuitamente una piccola guida. All'interno dell'area espositiva si può camminare sul basolato di una strada romana, più precisamente un decumano minore,

Tratto della strada romana con impianto fognario.

lungo il quale si affacciano una villa con degli esempi di mosaici e un'officina vetraria. Si possono così notare i resti di quella che doveva essere la cucina con annessa latrina e il sistema di riscaldamento a "suspensurae". 

Finito il percorso risalgo in superficie e decido 
di perdermi un pò per le vie di Trento e per i 
suoi numerosi negozi, prima di ritornarmene a Treviso.

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